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Si fa presto a dire resilienza: una storia di relazioni consolidate con i clienti

 

Santo Lombardo, Consultant Manager in Dedagroup Stealth, prosegue il racconto dei #dedateam che #distantimauniti scoprono nuovi modi di lavorare, sottolineando come si possa continuare a rimanere positivamente connessi e al servizio di un settore colpito così duramente dal lockdown e dall’emergenza Covid-19 come il Fashion.

Non è una situazione normale e non eravamo preparati, ma ci siamo adattati a interagire attraverso i sistemi a disposizione. Eravamo abituati, e lo dico in accezione positiva, a interagire con i clienti incontrandoli nei loro uffici, nel loro ambiente di lavoro, con il caffè di rito che stemperava i toni e distendeva l’ambiente. Questa situazione ci ha imposto una sostanziale modifica a queste abitudini, e abbiamo sfruttato meglio tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, dall’instant messaging alle video call e virtual room, per replicare virtualmente quel tipo di contatto.

Una situazione mai sperimentata prima, anche per noi che lavoriamo nel settore Fashion & Luxury Retail da diversi anni. Ma anche un’occasione che ci fa capire quanto la fiducia che abbiamo costruito in lunghi anni di collaborazione sia l’ingrediente chiave che rende davvero possibile lavorare al fianco dei nostri clienti su più fronti, anche ora che questo fianco si è fatto virtuale. In queste settimane abbiamo affrontato diverse necessità che andavano emergendo, ad esempio cambi improvvisi sulle logiche di distribuzione eCommerce che si sono rese necessarie a causa della chiusura dei punti vendita. Al contempo – e questo mi sembra assai meno scontato - abbiamo saputo continuare a “sederci con il cliente” e a capire come aiutarlo sul profilo del budget senza impattare sul normale funzionamento delle operazioni: quando il “normale funzionamento” è quello di queste settimane, ricercare ottimizzazioni ed efficienza operativa è una sfida inedita che solo i veri partner sanno affrontare con i loro clienti: questo, per me, è il vero valore della fiducia. 

Valore che la condizione di smart working forzato ci ha permesso, paradossalmente, di aumentare anche per un’indiretta e positiva conseguenza sul fronte interno. Azzerando i tempi di trasferta e interagendo con modalità one to one, infatti, ci ritroviamo con maggiore possibilità di dedicare più tempo a tutti i colleghi, anche quelli che non sono direttamente nel nostro team di lavoro, e a trasferire vicendevolmente competenza e conoscenza.

Nonostante la distanza e la crisi di budget siamo riusciti a trovare soluzioni nuove e a creare nuovo business attraverso semplici video call. Abbiamo proposto un nuovo disegno ed architettura di replenishment per un cliente che possiede una rete di negozi. E’ stata l’occasione per raccontare e condividere esperienze di lavoro maturate in contesti diversi, fare tesoro delle similitudini progettuali per studiare una nuova soluzione efficace per il cliente. In condizioni normali, questo avrebbe previsto una trasferta che sarebbe potuta avvenire con più dispendio di tempo e maggiori difficoltà.

Sarebbe molto bello se questo tipo di flessibilità si mantenesse anche dopo questo periodo di clausura forzata. Credo che da questa esperienza ci porteremo a casa il fatto che abbiamo sperimentato, perché costretti, che certe cose possono effettivamente essere gestite virtualmente senza pregiudicarne la corretta riuscita ed i risultati attesi. Diminuirà certamente da parte di tutti il tasso di diffidenza verso una nuova modalità di affrontare progetti e relazioni.

Anche se nessun caffè virtuale potrà mai sostituire quello preso con un cliente e con i colleghi! Quelli del mio #dedateam – in rappresentanza di tutta la squadra di professionisti Stealth – sono Marco, Carlo, Michele e Gianluca.

#iorestoacasa #covid-19 #coronavirusitalia