Enti Culturali e Musei
Monumenti, libri, quadri, ricerche: così siamo abituati a
visualizzare il patrimonio culturale, artistico e scientifico dell’umanità.
Tramandare, condividere, divulgare la conoscenza sono attività alla radice
della stessa evoluzione umana. Ma come cambia “il sapere” nell’era digitale?
Come si conserva, come si trasferisce, come lo si mette a disposizione? Ma
anche, come si alimenta un’attività continua di scoperta?
Da un lato, il digitale rende intuitivamente più facile
catalogare, conservare, archiviare, scambiare. Dall’altro, dematerializzando
oggetti il cui valore risiede anche nella loro forma “fisica” si rischia di
annacquare alcuni aspetti simbolici e di diminuire la godibilità della
fruizione.
Abbiamo sviluppato un approccio originale al tema del Ciclo
di Vita della Conoscenza, con una metodologia che consente non solo di
digitalizzare i patrimoni catalogandoli come asset digitali, ma anche di
determinare regole, policy e pratiche per la conservazione di lungo periodo
della conoscenza e per lo sviluppo di nuove conoscenze grazie all’ambiente
collaborativo e di contaminazione settoriale che open data e Internet rendono
possibile.
Contemporaneamente, la gestione della conoscenza sotto forma
di asset digital ci consente di sviluppare piattaforme di storytelling
contestuale in cui il cliente ha sempre il controllo dell’utilizzo e della
fruizione di ogni asset nonostante questi siano distribuiti in momenti,
contesti e device diversi, oltre che fruiti da utenti che possono avere
esigenze diversificate e personalizzate.